Entro
il 2017 si potranno impiantare microchip che rilasceranno farmaci a distanza.
In pratica, saranno impiantati sotto pelle e controllati da medici
professionisti attraverso reti wireless, per il rilascio quotidiano di farmaci
o ormoni per i contraccettivi. Non solo, i nuovi microchip saranno in grado di
monitorare la fertilità del soggetto. Si tratta di una tecnologia sviluppata
presso il Massachusetts Institute of
Technology nel 1990 e si basa su micro serbatoi che rilasciano farmaci con
controllo a distanza. Questa tecnologia, prima introdotta da Robert Langer,
Michael Cima e John Santini, ora è diventato il prodotto di una società che si
chiama, appunto, microChip. Sul loro sito, la società afferma che sono pronti
ad integrare in modo sicuro "tecnologie impiantabili per il rilascio di
farmaci a lungo termine con le comunicazioni wireless." Il primo settore
interessato, nel corso del 2017, sarà la contraccezione. Il nuovo chip viene
impiantato sotto pelle dopo aver praticato un anestetico locale. Una volta
all'interno, i serbatoi possono iniziare a rilasciare ormoni progestinici ed
estrogeni per il controllo delle nascite. Secondo quanto prevede l'Obamacare, negli
USA le aziende sanitarie sono tenute per legge ad offrire servizi di
contraccezione con questo tipo di microchip, ma il progetto rischia di
naufragare, alla luce dei nuovi intendimenti di Donald Trump. Ma per quanto
tempo può essere assunto un farmaco attraverso il microchip? Dalla società
fanno sapere che il tempo può essere anche pari a 16 anni, ma ad oggi sono in
grado di garantire l'efficacia per 5 anni. Lo stesso microchip potrebbe
comunicare, sempre wireless, dati e informazioni ai medici per le opportune
registrazioni circa la corretta somministrazione del farmaco. Il CEO Bradley
Paddock ritiene che "Il dispositivo microchip impiantabile per la
somministrazione di farmaci è il più grande avanzamento in campo farmacologico e
medico dai tempi dell'invenzione della prima pillola tablet, sviluppata nel
1876."
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