mercoledì 30 marzo 2016

Anche i CEO imparano facendo!

Le persone colte sono affascinanti. La conoscenza ha un che di magico, quasi come se fosse un dono che misteriosamente viene dato a qualcuno e a qualcun altro no. Pochi si soffermano a pensare che è il frutto di un'attività faticosa, tutt'altro che affascinante. Anzi, in un certo senso, concentrarsi sul processo di apprendimento per alcuni significa impoverire, svilire l'allure che si crea attorno alla conoscenza. Tempo fa, parlando con un collega, evidenziai un trend positivo legato alla nostra professione di personal advisors, riferendogli alcuni dati statistici che dimostravano una tendenza in crescita nella richiesta di professionalità come le nostre. Dopo aver ascoltato dati e statistiche si è girato a guardarmi e mi ha chiesto: "Ma tu come fai a sapere queste cose?" Per un secondo interminabile l'ho guardato negli occhi stupito, poi gli ho risposto: "l'ho letto!" Il suo sguardo pareva rassicurato, aveva avuto la conferma (inevitabile) che anch'io fossi come gli altri: per sapere dovevo apprendere. Per un attimo, forse, aveva pensato che uno spirito magico mi pervadesse e mi desse informazioni inarrivabili per i comuni mortali. Un CEO mi ha raccontato che legge riviste di management per tenersi aggiornato, ma lo fa a casa. Sì perché, se lo vedessero i suoi collaboratori, potrebbero pensare che non è sufficientemente preparato e, quindi, non all'altezza della sua posizione. La conoscenza è affascinante, l'apprendimento no. Tutta la premessa serve ad introdurre il tema dell'apprendimento per un C-level manager. Un CEO, per esempio, apprende continuamente facendo. Non esiste soluzione di continuità tra la fase di apprendimento e quella in cui l'apprendimento diventa conoscenza. Anzi, la conoscenza, che è il presupposto per ogni scelta razionale, è continuamente aggiornata dall'esperienza decisionale. Insomma, apprendimento, conoscenza e utilizzo di quest'ultima sono in gioco costante e continuo. Un CEO non ha il tempo di tenere queste tre fasi distinte ed è sempre e costantemente in fase d'apprendimento. Il mio consiglio per tutti gli executives è di non farsi problemi nel dimostrarsi sempre in fase d'apprendimento, tanto più che è un'attività che dovete svolgere davanti ai vostri collaboratori. La vostra scuola migliore è l'attività quotidiana e non avete alternative. Tutte le messe a punto dovete farle "in corsa". Fare errori in fase d'apprendimento è la cosa più normale e non è negandolo agli altri e a voi stessi che cambierete questa regola. Nella vostra posizione potreste non avere mai tempo per dedicarvi in modo specifico all'apprendimento, quindi sfruttate l'intera giornata per imparare, sempre.