giovedì 9 marzo 2017

Automotive, l'industria della sicurezza e i nuovi orizzonti di sviluppo

La Commissione Europea ha pubblicato la lista delle 19 tecnologie "salvavita" che potrebbero diventare obbligatorie per i nuovi veicoli. I nuovi obblighi potrebbero essere resi ufficiali nel corso del 2017. L'ETSC (European Transport Safety Council) ha salutato favorevolmente l'annuncio, ma ha sottolineato che mancano all'appello ancora molte aree di rischio e i tempi sono troppo dilatati, rispetto alle tecnologie già disponibili. Ogni anno muoiono sulle strade dell'Unione circa 26.000 persone e 135.000 subiscono gravi invalidità. Negli ultimi due decenni, si sono fatti progressi enormi, ma il tasso di riduzione degli incidenti ha rallentato e, in alcuni stati, ha invertito la tendenza. Il miglioramento degli standard di sicurezza sui veicoli è la chiave di tutto, ma le disposizioni in materia sono ferme al 2009. L'ETSC ha accolto con grande favore l'inserimento di tre particolari soluzioni tecnologiche, che spera possano essere rese obbligatorie in un tempo ragionevolmente ristretto:
  • Freni di emergenza automatici. Sono freni che rallentano automaticamente e fermano il veicolo, se il sistema riconosce la presenza di un veicolo di fronte. Ormai sul mercato esistono dispositivi che riconoscono anche i pedoni e i ciclisti.
  • Assistenza intelligente della velocità. Si tratta di sistemi escludibili che comunicano al guidatore la velocità attuale e i limiti previsti, utilizzando mappe digitali e segnali di riconoscimento per aiutare chi guida a rimanere entro i limiti.
  • Avvisatori delle cinture di sicurezza. Allo stato, sono obbligatori per il sedile del lato guida, ma la Commissione intende estenderli a tutti i passeggeri. Il mancato allacciamento delle cinture è ancora la causa principale di morte sulle strade europee.
Esistono tre aree che preoccupano l' ETSC e per le quali la Commissione non ha ancora proposto i cambiamenti necessari:
  • Controllo del livello dell'alcol e blocco partenza. Questi dispositivi sono già presenti in molti stati europei per contrastare i danni provocati da bevitori abituali (ovviamente sopra i limiti consentiti). Il guidatore deve effettuare un test alcolico per poter avviare l'automobile. Il problema è la mancanza di una connessione-standard per collegare il dispositivo al veicolo. L'idea della commissione è che i costruttori forniscano le istruzioni specifiche agli installatori. La proposta è un po' debole, se si pensa che l'alcol è la causa di circa un quarto delle morti sulle strade.
  • Nuovo disegno del frontale dei mezzi pesanti. La Commissione sino ad oggi non è riuscita ad includere la "protezione frontale anti incastro" per i camion. Si tratta di un cambiamento fisico della struttura che permetterebbe di deviare i veicoli, i ciclisti e i pedoni in caso di collisione.
  • Nuovi crash test. La commissione non ha ancora annunciato un nuovo crash test per migliorare la protezione dei pedoni, il cosiddetto "upper leg form to bonnet" , ossia il test per l'urto della coscia contro il bordo anteriore del cofano.
C'e ancora molto da fare e tutto questo, oltre a migliorare la sicurezza sulle strade, rappresenta un interessante spunto per ampliare e intensificare il business della sicurezza.

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