martedì 14 febbraio 2017

Profumo d'innovazione


Quando quasi la metà (49 per cento) di tutte le vendite di profumi in un anno si concentrano nel periodo delle feste natalizie, la strategia di lancio diventa vitale per il successo. Sei donne su dieci acquistano o ricevono un profumo a Natale. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da GMI. Tuttavia, gli operatori non si arrendono e cercano di trovare nuove soluzioni al business, non solo investendo in nuovi lanci, ma anche utilizzando di più e meglio le tecnologia. Ma, esattamente, dove si dovrà lavorare? Come prima cosa bisogna imparare ad utilizzare i social. E' ormai chiaro a tutti che i consumatori vogliono essere protagonisti e non amano più sentirsi condizionati da immagini terze. L'utilizzo di celebrità da avvicinare all'immagine del prodotto non funziona più. Il consumatore è informato, segue i siti specializzati e, soprattutto, i blogger che alimentano la rete. I prodotti vengono testati e confrontati, dando spazio ai consumatori per i loro commenti in base alle loro personali esperienze. Quindi, presidiare i social! Il secondo punto è l'ampliamento dell'esperienza sensoriale. Il profumo deve dare un'esperienza fatta d'emozioni e sensazioni che deve trascendere la semplice sensazione olfattiva. Un produttore e rivenditore di profumi ha aperto, presso il Mahiki di Londra, il "Bar del Profumo". Si tratta di una lista di cocktail ispirata ai profumi "best sellers", dove l'aroma originale del profumo si può ritrovare nel sapore degli ingredienti del cocktail. Un'altra idea da sviluppare è quella della teatralità del profumo, ossia aggiungere aromi e profumazioni a completamento della sensazione visiva e auditiva di una rappresentazione teatrale. Il terzo punto riguarda il ripensamento circa l'utilizzo sconsiderato della "brand extension". Tutte le fashion griffes (o quasi) hanno il loro profumo, e in questo non c'è nulla di male. Il tema è che la centralità di questa scelta non è quasi mai quella di un'attenta scelta delle essenze e degli aromi. L'obiettivo è solo quello di aumentare la visibilità del brand in un mercato che, non essendo strategico per le "case di moda", non segue nessuna logica nelle politiche di prezzo. Riprendersi il canale distributivo, e la visibilità che questo comporta, deve essere alla base delle politiche commerciali e comunicative. Si deve stressare (magari proprio con gli strumenti social del primo punto) l'importanza della ricerca e della specializzazione di chi lavora per donare (o meglio vendere) un'esperienza unica. Sicuramente esistono molti altri temi che andrebbero affrontati, ma sembrerebbe che i tre punti elencati rappresentino la centralità degli specialisti. Va detto che per i prossimi quattro anni si prevede che l'industria dei profumi cresca ad un tasso del 3 per cento annuo, quindi ben oltre le attese della maggior parte delle altre industrie. Tuttavia, non sarà una crescita uguale per tutti gli operatori e certamente innovazione e comunicazione saranno le discriminanti.

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