Il 2017 promette di essere uno degli anni più
interessanti nella storia del cibo negli USA e della sua relativa vendita al
dettaglio. CB Insights stima che siano stati investiti più di un un miliardo di
dollari in start-up e progetti alimentari nel solo 2016. E la maggior parte di
questi fondi sono stati destinati a progetti ad altissimo valore tecnologico.
Insomma, il cibo comincia ad interessare alla Silicon Valley. Il mercato
dell'alimentazione ha un potenziale di sviluppo enorme. Kimbal Musk, della
comunità Kitchen, lo ha stimato in dieci volte la dimensione dell'attuale
mercato globale del software. Il tema è stabilizzare il sistema di
distribuzione. I supermercati tradizionali hanno registrato una flessione dell'
1% e la loro quota di mercato è in calo dello 0,7%. Ma chi sono i nuovi players
della distribuzione? Sono Aldi, Lidl e Amazon GO, cioè realtà che forniscono
alta qualità e prezzi bassi. Ma c'è un mondo in continua evoluzione ed è
rappresentato dai magazzini a "zero rifiuti", ristoranti e negozi
alimentari del "pronto e consegnato". Ma non è tutto. Gli stessi alimenti
sono in continua trasformazione e ripensamento. I prodotti interessati sono il
burro, le barbabietole, i vegetali in genere e la cannabis commestibile, sì
proprio lei. Si stima che il giro d'affari della cannabis negli USA possa
crescere fino a 22 miliardi di dollari di fatturato entro il 2020, con nove
stati che ne hanno già approvato l'uso "ricreativo" e altri 21 l'uso medicinale. Nei prossimi
decenni si mangerà di più e più diversificato. Il cibo etnico perderà il suo
fascino esoterico, per diventare quotidianità diffusa. Le nuove generazioni
saranno meno inclini al fascino dei brand e pretenderanno che esista un buon
rapporto tra qualità del cibo e sicurezza alimentare. Inoltre, aumenterà
l'attenzione verso i nuovi valori ecologico-animalisti. Staremo a vedere.
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