venerdì 10 febbraio 2017

Che ne sarà del mercato del "Food"?

Il 2017 promette di essere uno degli anni più interessanti nella storia del cibo negli USA e della sua relativa vendita al dettaglio. CB Insights stima che siano stati investiti più di un un miliardo di dollari in start-up e progetti alimentari nel solo 2016. E la maggior parte di questi fondi sono stati destinati a progetti ad altissimo valore tecnologico. Insomma, il cibo comincia ad interessare alla Silicon Valley. Il mercato dell'alimentazione ha un potenziale di sviluppo enorme. Kimbal Musk, della comunità Kitchen, lo ha stimato in dieci volte la dimensione dell'attuale mercato globale del software. Il tema è stabilizzare il sistema di distribuzione. I supermercati tradizionali hanno registrato una flessione dell' 1% e la loro quota di mercato è in calo dello 0,7%. Ma chi sono i nuovi players della distribuzione? Sono Aldi, Lidl e Amazon GO, cioè realtà che forniscono alta qualità e prezzi bassi. Ma c'è un mondo in continua evoluzione ed è rappresentato dai magazzini a "zero rifiuti", ristoranti e negozi alimentari del "pronto e consegnato". Ma non è tutto. Gli stessi alimenti sono in continua trasformazione e ripensamento. I prodotti interessati sono il burro, le barbabietole, i vegetali in genere e la cannabis commestibile, sì proprio lei. Si stima che il giro d'affari della cannabis negli USA possa crescere fino a 22 miliardi di dollari di fatturato entro il 2020, con nove stati che ne hanno già approvato l'uso "ricreativo" e altri 21  l'uso medicinale. Nei prossimi decenni si mangerà di più e più diversificato. Il cibo etnico perderà il suo fascino esoterico, per diventare quotidianità diffusa. Le nuove generazioni saranno meno inclini al fascino dei brand e pretenderanno che esista un buon rapporto tra qualità del cibo e sicurezza alimentare. Inoltre, aumenterà l'attenzione verso i nuovi valori ecologico-animalisti. Staremo a vedere. 

Nessun commento:

Posta un commento