sabato 4 febbraio 2017

Hospitality Is a "Me Too" Industry

Il titolo riprende quanto ha detto Ian Schrager, personaggio noto per lo Studio 54 e per aver aperto la strada all'idea dell'hotel boutique nel 1980. Schrager conosce bene il settore alberghiero (vi opera da più di 50 anni) e lamenta la mancanza d'innovazione. In effetti, realtà come Airbnb rappresentano una grave minaccia. Con l'economia della condivisione si deve completamente ripensare la vecchia nozione di hotel ancora con servizi a tariffa. Schrager ha indicato gli esempi dell'industria cinematografica e della musica come modelli che gli alberghi dovrebbero seguire. Le aziende più grandi si sono associate con quelle più piccole, lasciandole libere di crescere e sviluppare idee nuove. Un esempio? Walt Disney e Pixar. Insomma, bisogna rompere le regole e uscire dagli standard. L'albergo deve rispecchiare uno stile di vita, deve accumunare persone che credono in un'ospitalità su misura. Per competere con un "disgregatore" come Airbnb, bisogna lavorare sulle emozioni. E per fare questo, si deve lavorare sul brand. I luoghi devono riflettere una filosofia complessiva cui il cliente decide di uniformarsi, perché ci si ritrova. Tutto questo, Airbnb non può farlo. Dare un letto e un pasto è una commodity. La tecnologia non è una nemica, anzi. L'idea di community, se opportunamente utilizzata, aiuta a diffondere ciò che rende unica una catena di alberghi o anche un solo albergo. Insomma: "Disrupting and doing something that stands out!"

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